Un Angolo di Natale

 
 
Nessuno ci crede ma tutti lo vogliono.
 
E allora avanti! Ditelo pure, il Natale lo sentite e come!
 
Diventa un rifugio perchè tutto si circonda automaticamente di una forzosa arietta di tranquillità e mentre il bello del Natale nel profondo intendo, è realmente goduto soltanto dai più piccini semplicemente così, tutto Babbo Natale, un alto albero pieno zeppo di luci, regali e dolciumi, qualcuno magari preferirebbe viverlo a New York, a Londra o passeggiando tra le folclroistiche illuminazioni degli Champs Elysées.
 
Quest’anno il Natale è entrato nelle case imponendosi a sua discrezione. Qualcuno ha fatto l’albero il 23 per creare l’atmosfera che decisamente non c’era perchè quando qualcuno non può essere con te per forza di cose, il Natale è ancora meno Natale senza neppure l’albero e il presepe.
 
Qualcuno lo ha mandato dritto a quel paese con il dolore nel cuore, il dolore dovuto alla mancanza di qualcuno di cui non ti saresti mai voluto privare.
 
Qualcuno lo ha trascorso in solitudine, vicino col cuore e lontano fisicamente ma non per propria volontà. Gli ospedali sono pieni di queste persone ed è importantissimo non farle sentire mai sole. In quella stanza, in quel letto, c’è chi ha setito la mancanza della famiglia, del cenone; qualcuno che mai come quella volta ha sentito il bisogno di fare il conto alla rovescia con tutta la famglia per veder nascere il Bambino e sorridere tutti.
 
Qualcuno è rimasto con la sua piccola famiglia, pensando alla persona con la quale avrebbe voluto condividere il piacere del calore del camino, tra un dolce al cioccolato dall’aspetto decisamente Natalizio, e un cucciolone che struscia il suo capoccione sotto la tua mano per essere coccolato.
 
Quel giorno una tenera vecchina novantaquattrenne è rimasta letteralmente incantata davanti alla tv ad osservare con ammirazione quanto Natale potesse esprimere l’unico appiglio che ad una certa età si può avere: un Bambinello in cui la gente crede, per cui la gente prega.
 
Quella sera una ragazza che tenta di resistere agli eventi dolorosi che le impone la vita, ha inaspettatamente pianto di gioia. Perchè? Un diapason, una chitarra, un Angelo dalle ali grandi…
 
 
Un affettuoso augurio di Buon Natale a chiunque ne senta il bisogno…
 
 
 

Tuiiiiscali se ti fottono!

 
 
Vorrei sapere a quale corso di addestramento vengono sottoposti i call-center della Tiscali o forse si tratta semplicemente di una qualche forma di mesmerismo.
 
La sottigliezza può risultare ai meno esperti impercettibile, ma di certo nulla sfugge all’occhio di chi è perennemente condannato ad una triste esperienza empirica di informatica e multimedialità.
 
Ecco che dalla sera alla mattina il modem smette di funzionare e allora automaticamente la trappola è quella: la prima cosa che ti viene di fare è chiamare il celeberrimo supporto tecnico nella vana speranza che chi risponde dall’altra parte del telefono ti allunghi la vita…
 
Nulla di più sbagliato! Quella telefonata LA VITA TE LA TOGLIE!
 
Dopo aver digitato il 130, aver ripetutamente confermato alla voce guida che sei un cliente privato e premi uno incastrandolo bene col chewingum per accertarti che lo abbiano davvero capito, dopo aver scelto di segnalare un guasto,aver confermato che:
 
 
 -"la tua spia ADSL rimane accesa ma non riesci a connetterti"-
 
 
 una angelica vocina femminile e rigorosamente robotica ti suggerisce offrendoti sicurezza, di:
 
-"digitare il numero di cellulare sul quale poter essere ricontattati". E tu, in preda ad una magica illusione cominci a sognare pensando:
 
 
-"Uà, questi della tiscali so proprio p’i cazz, mi ricontattano per farmi riavere la linea, che giuentiluomini"-
 
 
Intanto cominciano a comparire i capelli bianchi, segui la vita delle tue rughe, gli anni continuano a passare e cominci a pensare a Valeria Mazza che dice:
 
-"…la clinica della nostra beleza"-
 
e non preoccuparti se il tuo corpo comincia a cedere c’è sempre Corporaciòn Dermoestética.
 
 
A conclusione dei fatti, dopo 10 giorni di lunga attesa di essere ricontattati, la disperazione impone alla tua mente di chiamare il numero a pagamento in sovraccosto :
 
 -"892… per soli 52 cent, iva esclusa per una durata massima della telefonata pari a massimo 24 minuti"-
e tu:
-"soltanto?"- Gli operatori diventano come una famiglia, per giungere a buon gine si accertano tantissime volte della mara del tuo modem ed è meglio se provi tante password ed username:
 
 
-"Provi la sua…Niente? allora provi Tiscali tiscali, noo? allora provi tiscali@tiscali e alice come password… Noo? Allora provi alice staminchia…noo?…em…si…vediamo…riprovi con la sua…"-
 
 
Ma non bisogna aver paura perchè anche se cade la linea loro non ti abbandoneranno, devi solo richiamare!!!
 
-"Tuiiiiiiscali!
 

Tra Sogno e Realtà…

 

 

…quando è scritto nel destino te ne accorgi subito e non so quanto possa giocare il fatto che sono emotivamente più fragile, in fondo riuscivi a fare in modo che succedesse anche quando mi sentivo più forte, ti basta davvero poco a farmi piangere di felicità e anche se qualcuno si sforza a non capirlo, a noi non importa un fico secco. Un video, anche poche parole, un’incisione sull’ipod, qualche biglietto scritto con le penne del cuore, della mente e dell’anima, tutti i tuoi gesti e via…le sento rigarmi il viso, calde, salate, sembrano interminabili. Le stesse che ora bagnano la testiera. Un maquillage che in pochi secondi mi trasforma nella tua piccola pandina. Sono innumerevoli le cose che ci legano tanto intensamente e sono indescrivibili…e o le senti così, di colpo irrefrenabili oppure non ci sono e basta. Non esistono vie di mezzo. Scene da film, parole da film che non avresti mai pensato di vivere realmente. Uno sguardo profondo e reciproco è subito un tacito dialogo percepibile solo da noi due. Io mi sento tua, tu ti senti mio, sentivamo di appartenerci dal primo giorno di vita. La pace assoluta dei sensi arriva quando siamo insieme, occhi negli occhi stretti da abbracci reciproci che la dicono lunga.

Tutto diventa una metafora: fuori la pioggia e il freddo, sono gli ostacoli da superare, dure prove che mettono in gioco ora il nostro legame, ora i nostri sentimenti verso gli altri, ora il nostro modo di reagire; il vento e le nuvole…ecco, tutto è passeggero, è inutile stuzzicarci, siamo felici, tutto torna come era prima, il vento spazza via le intemperie, basta poco, un solo soffio. E noi siamo incapsulati, protetti, le nostre braccia ci tengono stretti, simboleggiano la forza, la resistenza, il legame indissolubile; il calore è lo specchio della protezione reciproca, la voglia di andare avanti e superare tutto insieme come riusciamo sempre a fare noi due, insieme SE cadiamo, cadiamo in piedi e rigorosamente mano nella mano. Stiamo davvero superando tutto e stento a crederci perchè riusciamo a fare in modo che i sorrisi, la gioia, la voglia di continuare insieme non si allontanino mai da noi. Ed è ogni volta che mi dici che con me sei totalmente felice, ogni volta che mi dici che con me non ti manca nulla, che vuoi stare con me per sempre, è allora che mi sento estremamente ai confini della realtà perchè è esattamente tutto quello che provo anche io da sempre, da prima che ci conoscessimo…

 

Cazzi e Mazzi Vostri

 
 
Ma perchè in ogni cartone della Disney o della Warner Bros deve per forza esserci sempre almeno un personaggio che canta? Hanno forse un protocollo rigido o qualche contratto nel quale ci si impegna a rompere appositamete i cogliouns con questi mezzi? E’ vero, la tv ci da un paio d’anni ci ha risparmiato Fantaghirò ma non è detto che ogni volta nel periodo natalizio dobbiamo essere rigidamente puniti così crudelmente. Voglio stare in ginocchio sui ceci oppure si mandano i bimbi a scuola anche nei giorni festivi, Natale, Santo Stefano e tutto il resto e non se ne parli più.
Ho goduto quando Ursula ha tolto la voce alla sirenetta.
 
 
 
In chiesa non avendo nulla da fare per evitare di dormire, condannata alla quarta fila, mi sono resa conto che nell’Eden era tutto un "magna magna generale", o un "accusa accusa generale":
 
-"E’ stata la donna che mi ha fatto mangiare il frutto…"-
diceva il non proprio impavido Adamo battendo i denti;
"Non è vero è stato il serpente che mi ha ingannata…"-
Asseriva Eva in posizione di difesa mentre il serpente pensava -"Ma vir a sta stronz" 
 
Massì, puniamoli tutti e via! Devo aggiungere altro a riguardo?
 
 
 
Chi ci crede più che i parenti vanno ai ricevimenti per festeggiare il Sacramento?! Proviamo a fare due conti.
Tanto per cominciare ci si portano dietro quanta più gente possibile, il fratello del ragazzo della cugina dello zio del festeggiato; il nonno (della famiglia delle persone che occupano l’altra sala); la pro-zia rigorosamente decrepita che non si muove mai perchè di solito giace nel letto moribonda per la quarta volta e che non può camminare e tanti, ma tanti bambini che urlano, corrono, sbattono contro le sedie ed indistruttibili continuano a correre con un occhio in mano e la testa sanguinante…Insomma, non manca proprio nessuno.
Come mai invece in chiesa i gatti si contano? "Mistero della fede…".
 
 
 
I regali sembra che diventino un compenso per il pranzo o la cena pagata. In realtà i parenti una volta seduti non guardano in faccia a nessuno; trangugiano tutto il cibo servito ai tavoli e alla fine, con la bocca ancora sporca di sugo e il piatto ripulito a stile "chi vuole lavare i piatti oggi? Svelto, naturalmente", affermano:
 
-"la pasta era scotta…"-;
-"il bocconcino non era fresco"-;
-"la carne era dura…"-
 
Solo uno e uno solo ha il coraggio di dire:
 
"faceva schifo e sapeva di poco!"-
 
Ingordi! Finito di mangiare si sfolla la sala e rotoli di paglia rompono il silenzio spinti dal vento.
 
 
 
E BASTA interrompre tutti i programmi di Luttazzi! Vogliamo o non vogliamo vedere qualcosa di "sano" in tv?
 
 
 
E VA BENE, HO IL CICLO!
 
 

-“Cenerentola?”-, -“Presente!”-

Non ci sono ma è come se li sentissi pariarmi addosso e di continuo…Probabilmente tra proco li vedrò tutti; Zac, Gasgas e gli altri che mi ronzano intorno e cominciano a canticchiare:
 
 
-"Cenerella, Cenerella, sempre in moto,
Cenerella, su in soffitta, giù in cantina,
Disfa i letti, vai in cucina…"-
 
 
E cosa altro dovrei fare, cari topini, se non darvi in pasto ai serpenti? Massì, tutti desiderano essere sfruttati e poi essere presi per i fondelli da quattro topini palesemente castrati. Brutte zoccole! Sono riuscita a stento a lavarmi che fosse stato per mio padre, al gs avrei potuto andarci anche in pigiama e pantofole e con i capelli sin ton ni son. Tanto in stile zombie sto a dir poco benissimo.
 
Nonnò, non basta. C’è da fare la pasta al forno e lei, Fata Smemorina, questo ibrido rincoglionito un po’ reperto archeologico stile famigerato Tuthankamom e un po’ emborachada stile Spugna, quando serve non ci sta mai!
 
E della bacchetta devo consigliarle di farne un altro utilizzo! Ehemm… Indoviana a chi è toccato tagliare a pezzetti le salsicce e fare e friggere ogni singola, minuscola polpettina e lavare tutto il servizio Mondial Casa? (Mastrota, ti ringrazio per aver contribuito ad incentivare le facciuende domestiche, fanculo!).
 
 
-"Lava i piatti, il fuoco accendi,
Poi lava, stira e stendi,
Comandan sempre loro e
Ripeton tutte in coro
"al lavoro, al lavoro, Cenerella" "-.
 
 
Ovvimente da brava Cenerentola non ho potuto trascurare il bacinellone diametro 2 metri di bucato. Meglio fare la minatrice come i nani.
 
-"Vuoi andare a prendere TV Sorrisi e Canzoni?"-.
-"Oh, siiii, speravo che me lo chiedessi…Sono la donna più fortunata del mondo!"-
 
Adesso uccellini volatemi attorno e buttatemi uno scafandro d’acqua sulla testa!